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È un progetto artistico in progress_ una riflessione sulla fotografia e sull'uso dell'immagine, oggi_ alle radici del nostro presente_ per costruire un immaginario_ o solo per rivelare un'illusione_ È un progetto artistico in progress_ una riflessione sulla fotografia e sull'uso dell'immagine, oggi_ alle radici del nostro presente_ per costruire un immaginario_ o solo per rivelare un'illusione_ È un progetto artistico in progress_ una riflessione sulla fotografia e sull'uso dell'immagine, oggi_ alle radici del nostro presente_ per costruire un immaginario_ o solo per rivelare un'illusione_ È un progetto artistico in progress_ una riflessione sulla fotografia e sull'uso dell'immagine, oggi_ alle radici del nostro presente_ per costruire un immaginario_ o solo per rivelare un'illusione_ È un progetto artistico in progress_ una riflessione sulla fotografia e sull'uso dell'immagine, oggi_ alle radici del nostro presente_ per costruire un immaginario_ o solo per rivelare un'illusione_ È un progetto artistico in progress_ una riflessione sulla fotografia e sull'uso dell'immagine, oggi_ alle radici del nostro presente_ per costruire un immaginario_ o solo per rivelare un'illusione_

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CO-OP Unseen

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HugoFaustino_Unseen Festival Amsterdam_21 sept-114
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CO-OP Unseen

CRONACA DI UN VIAGGIO ALL’ESTERO
di Michele Apicella

Attraversare la Svizzera trasportando opere d’arte non è burocraticamente semplice, per questo motivo i fotoromanzieri Botto e Barrera, con l’obiettivo di giungere ad Amsterdam, decisero di circumnavigarla. All’altezza di Vipiteno, però, la loro auto, completamente carica di materiale di ogni sorta, a partire dalla moquette fucsia che avrebbe caratterizzato il loro stand, durante un sorpasso, smise di accelerare. Usciti dall’autostrada si fermarono presso un meccanico che diagnosticò un problema alla turbina e, senza poterla riparare, restituì l’auto comunque funzionante. Giunsero ad Amsterdam ma non senza patemi, perché il problema, durante la traversata della Germania si ripresentò. La mattina al loro arrivo allestirono lo stand. Sul lato destro campeggiava un posterone a parete con divano e con disegni quadrati in diverse tonalità di rosa che simulava l’interno di una stanza e ospitava, appese, le opere che i fotoromanzieri dopo mesi di lunghe ricerche e lavoro avevano selezionato e prodotto. Un poster, nella parete di fronte a quella di accesso allo stand, indicava il loro proposito neorealitystico, accanto al quale era presente un set fotografico. Era la loro prima apparizione all’estero e scelsero “Become a Photonovel Star” quale titolo della loro azione.

Il collettivo, invitato da Lars Willumeit, decise di realizzare un progetto site-specific in collaborazione con Francesca Seravalle: si presentò quindi come un’agenzia di produzione di fotoromanzi che lanciava la campagna di scounting denominata appunto “Become a Photonovel Star”. Fecero leva sulla vanità e sul desiderio di apparire dei visitatori e nei giorni della fiera chiesero loro di essere fotografati interpretando i vari personaggi di un ipotetico fotoromanzo da realizzare. I ritratti post-prodotti ed editati con le classiche vignette, furono poi inviati ai diretti interessati in formato digitale e proposti anche come stampe in vendita. Oltre al set fotografico e le opere fotografiche nello stand si potevano trovare, su una scrivania, pubblicazioni e gadget. I gadget erano in carne ed ossa ma anche raccolti in un estroso Inspirational Catalogue, assolutamente da avere nella propria libreria e dal quale scegliere i regali più intriganti per tutte le occasioni. Fra questi anche la passata di pomodoro a marchio Fotoromanzo Italiano.

Ma non è finita qui perché i nostri fotoromanzieri furono chiamati a partecipare alla Meijburg Art Commission e perciò gli venne richiesto di fare un nuovo progetto. Furono fra i finalisti con lo scontento palesato di tutti i dipendenti dell’azienda che, durante la cerimonia di premiazione, andarono come pellegrini ad omaggiarli. Per la commission proposero un progetto dal titolo “The Looking Game” in cui intendevano realizzare un estratto da un fotoromanzo di fantasia, una rivisitazione contemporanea del suo linguaggio, da allestire come installazione a parete. La produzione e le riprese si sarebbero svolte tra l’Italia e i Paesi Bassi e il racconto sarebbe stato composto di frammenti e immagini dialettiche che avrebbero condotto fino a una mise en abyme, a travolgere lo spettatore in una storia dentro un’altra.

Un grande successo, dunque, per i nostri fotoromanzieri Barrera e Botto, che furono fra gli ultimi a lasciare il sito della fiera, preoccupati come erano di rimuovere ogni traccia del collante dal pavimento che era stato posto per garantire aderenza alla moquette fucsia della quale erano orgogliosi, molto orgogliosi.

Al rientro, il problema della dogana Svizzera si ripresentò, ma i nostri eroi vollero tentare di attraversarla cercando uno spedizioniere che si prendesse la responsabilità di fare una dichiarazione per loro conto. Nessuno, non trovarono nessuno. Dovettero passare dalla Francia, il traforo del Monte Bianco, risultò chiuso e dovettero scendere fino al Frejus. La macchina aveva sempre il solito problema e la giratina in Francia costò molto tempo e denaro. Quasi all’alba giunsero a Milano dove i Navigli li attendevano per scrivere nuove fotoromanzate.

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Allestimento
Opere
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Unseen caption format Unseen caption format 01 Title Orbital road Series Innamorati a Milano Year 2018 © Fotoromanzo Italiano 02 Title The thoughts of Bianca Series Quei giorni del Diluvio Year 2018 © Fotoromanzo Italiano 03 Title Our home Series Quei giorni del Diluvio Year 2018 © Fotoromanzo Italiano 04 Title Forget it Series Milano ti Guardo Year 2018 © Fotoromanzo Italiano 05 Title The end Series Innamorati a Milano Year 2018 © Fotoromanzo Italiano
Inspiration Catalogue
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Ritratti
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Meijburg Art Commission
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Once selected for CO-OP Unseen we were also invited to send our proposal to participate this important award. Unfortunately we were shortlisted but we did not win! Here is our proposal Title The looking game The project Fotoromanzo Italiano propose to create an excerpt from a fictional photo-novel, a contemporary revisitation of its language, to be set up as a wall installation. Production and shooting will take place between Italy and The Netherlands. The work consists of an installation of framed photographs, some containing texts and dialogues, which will develop a story. The synopsis Portofino, Italian Riviera, summer. A woman and a man are on a ferry boat heading to Santa Margherita Ligure. Their glances meet and they start a looking game. For some reasons they don't get to speak to each other despite they both feel a great attraction. Holidays are almost over and they soon will be back to their own everyday life. Once in their own cities they both wonder if they will ever see again. Some time later, in the hall of the Meijburg & Co. office they meet and introduce each other. What it seems to be the end of the story it is indeed a beginning, a new start. The mood We want a transparent and outspoken mood that we think is appropriate with Meijburg & Co. values mood. Images are neat and cinematographic from them a sense of suspension can transpire. The story will be made of fragments and dialectical images. The last scene will be taken in the hall where the installation will be displayed because we want to make a mise en abyme, we want to insert a story within a story. Besides being a narrative expedient, this is also a way to make people who will see the artwork identify with the story and its characters in a sort of re-enaction of the looking game. As in our practice we often use and give new meanings to archive materials, we'd like to have access to the Meijburg & Co. historical archive in order to re-contextualize some of those pictures inside our story. Furthermore, it would be nice if someone from the office could make a cameo in the photo-novel. The installation A polyptych art work composed of 15/16 photographs of different sizes (approx. from 15x20 cm to 60x50 cm), mounted and framed. The total size of the installation is 2x2,5 m. The color of the background used in the file named “example.jpg” is to be considered a suggestion. It could be white or vary depending on the photographs that will create the work. As the artwork is composed by several pieces it is also suitable to be displayed in other different locations.
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